NORD EST
MISSIONES

Cosa conoscere:

Puerto Iguazù : situata nella parte settentrionale della provincia di Misiones, alla confluenza tra il Rio Paranà ed il Rio Iguazù, sul confine con il Brasile ed il Paraguay, è il punto di partenza per visitare le Cataratas ed il Parco Nazionale di Iguazù.

A 18 km dalla città si trova l’ingresso del Parco Nazionale Iguazù. Creato nel 1934 per preservare una delle ultime zone della selva umida della foresta subtropicale dell’Argentina e le cascate che sono considerate una delle sette meraviglie del mondo moderno. Il Parco ospita più di 400 specie di uccelli; la sua temperatura ed il tasso di umidità che varia tra il 75 ed il 90%, trasformano l’aria in un’immensa serra che riunisce le condizioni essenziali per una esuberante manifestazione di vita vegetale. Ci sono molteplici specie di alberi e fiori, nonché incredibili varietà di animali.
Il nome per gli indigeni significa “I” (acqua) e Guassù (grande). Nel 1541 una spedizione guidata da Alvar Nunez Cabeza de Vaca le scoprì per caso e le battezzò Saltos de Santa Maria. Solo nel 1892 ci fu la stesura della prima mappa topografica delle Cataratas, nel 1898 arrivò la prima escursione turistica. Nel 1928 le terre intorno alle cascate vennero acquistate dal Governo e nel 1934 nacque il Parco Nazionale del Nord, ora Parco di Iguazù.

Il Fiume Iguazù nasce nella Serra do Mar in Brasile. L’altezza delle cascate è di circa 70 metri per uno sviluppo di 2,7 Km. L’arco Argentino comprende le cascate Belgrano, Mitre ed Escondido, mentre solo cinque salti ed una metà della Garganta del Diablo sono sul lato brasiliano. La Garganta del Diablo è senz’altro il punto più spettacolare e scenografico delle Cataratas.

All’interno del Parco si trova il Centro de Interpretacion Yvyrà Reta diviso in due sale tematiche, una sulla natura e l’altra sulle attività umane della regione. Dal Centro un sentiero conduce alla Estacion Cataratas, da dove partono due sentieri per la visita delle cascate: Paseo Inferior e Paseo Superior. Il percorso può essere anche effettuato in treno.

All’interno del Parco si trovano i Saltos del Moconà, originati da un capriccio del Fiume Uruguay che confluisce con il Pepirì-Guazù dividendosi in due corsi paralleli:  uno segue la naturale pendenza del terreno e l’altro scorre lungo una formazione rocciosa in un punto più alto rispetto al primo. Nel punto di ricongiungimento delle acque il braccio superiore precipita su quello inferiore dando origine ad una successione ininterrotta di cascate alte dai 5 ai 12 metri, per un fronte di quasi tre chilometri, creando molti mulinelli. Infatti Moconà in “guaranì” significa “colui che ingoia tutto”.
Il parco è aperto tutto l’anno, presenta è bene tenere presente che in estate fa molto caldo ed è molto umido, in inverno d’altro canto la quantità di visitatori è così alta da non permettere di godersi in tranquillità lo spettacolo.
Il circuito de las Tres Fronteras è un vistoso percorso di 15 Km che permette di osservare la maestosità dell’incontro tra i fiumi Iguazù e Paranà, linea di demarcazione tra Argentina, Brasile e Paraguay.

I confini di questi paesi sono uniti dai ponti Tancredo Neves (unisce Porto Iguazù con la città brasiliana di Foz di Iguazù), Ponte di Amistad (unisce Foz de Iguazù con la paraguaiana Citta dell’Est). Attraversando questo corridoio si possono vedere il Salto dell’ Acaray ed il Salto del Monday, oltre a poter visitare il lato brasiliano delle cascate.

Ciudad del Este
E’ un punto libero, frequentato da venditori e compratori di prodotti di ogni tipo.
Ci sono più di 15000 locali di vendita e circa 6500 bancarelle. Posizione: a 18 chilometri di distanza da Puerto Iguazú Posadas.
E’ la capitale amministrativa della provincia, tra le più recenti, nata nella seconda metà dell’800. Buon punto di partenza per effettuare un’escursione nella zona che dista solo 279 km dalle cascate di Iguazù.

ROVINE DI SANT’ IGNAZIO:
Sorto da una colonia agricola insediatasi su una missione gesuita, il paesino di Sant’ Ignazio negli ultimi anni si è ingrandito grazie all’afflusso turistico portato dalle più belle rovine gesuitiche Argentine. In mezzo alla selva si trova la casa dello scrittore Uruguayano Horacio Quiroga, trasferitosi in Argentina nel 1910. Innamorato del Nord Est, in ogni suo libro manifestò la sua passione per la selva missionera.
A San Ignacio si incontra la Missione Gesuita di San Ignacio Minì; la più monumentale testimonianza dell’opera gesuitica è chiamata “MINI’” che in “guaranì” significa “minore” per differenziarla da San Ignacio Guazù (maggiore) in Paraguay.
E’ stata dichiarata patrimonio culturale dell’Umanità dall’Unesco nel 1983.
Tra gli anni 1609 e 1768 nelle aree confinanti dell'attuale Brasile, Paraguay, Uruguay e l'Argentina si visse un’esperienza di civilizzazione ancora inedita nel mondo intero. 30 popoli occuparono quella zona comunemente denominata Provincia Gesuitica, e crebbero fino a raggiungere uno sviluppo tecnologico e sociale inaspettato per la corona spagnola, situazione che scatenò l'espulsione dei Gesuiti dell'America.

Quest’opera senza precedenti può essere ammirata in San Ignacio Mini: potrete vedere la sua ricchezza archeologica, il tracciato delle missioni, musei di interpretazione e sculture. San Ignacio possiede l'insieme architettonico barocco missionario meglio conservato del Circuito Internazionale delle Missioni. Da qui il visitatore potrà cominciare il suo percorso verso il passato, tornando indietro per più di 3 secoli di storia. Il Parco Provinciale del Teyú Cuare, la riserva Osununú e la comunità guaranì sono altri luoghi imperdibili. Per terminare la giornata, niente di meglio della Spiaggia del Sole, a 3 Km dell'area urbana, con sci nautico, campi da beach-volley e da calcio e circuito da enduro. E’ il punto d’incontro durante il fine settimana per i giovani di differenti paesi della provincia che lo raggiungono per godere della spiaggia e del fiume.

Per assaporare cibi e venire a contatto con il  folklore locale consigliamo di visitare il Mercato Artigianale.
Posizione: nel Parco Repubblica del Paraguay, Av. Alberdi 602
Orario: da lunedì a domenica dalle 8 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30.